giovedì 22 settembre 2011

L'Inter e le mirabolanti meraviglie di inizio stagione-Ora come la mettiamo?

In principio fu l'addio di Mourinho a turbare l'ambiente più vincente d'Italia e in quel momento anche d'Europa. Il suo rimpiazzo Rafa Benitez, non dimostrò mai una personalità particolare per emergere in quel gruppo, ma pagò anche le guallasciate scelte sul mercato della società campione di tutto. Via Quaresma, brocco si ma che per il gioco di Benitez poteva avere una sua possibilità, Balotelli, Arnautovic e dentro gli sbarbati e imberbi Coutinho e Biabiany, non il massimo della vita. Via Benitez, dentro Leonardo e i primi colpi dell'anno: Pazzini, Kharja e Ranocchia, utili a salvare il salvabile in una stagione difficile. In estate Leonardo, considerato in buona parte il responsabile del naufragio Schalke 04, realizza che lui l'allenatore non lo vuole fare, ma che vuole fare il dirigente, come lo era al Milan, e come dargli torto, è poliglotta, ha occhio ed è bravissimo nei rapporti umani. Così alla dirigenza tocca scegliere un'altro allenatore. Villas Boas? No grazie aspetto il Chelsea. Hiddink? Anche volendo non posso. Mihajlovic? Vorrei ma non posso. Capello? Potrei ma non voglio. A questo punto restano poche soluzioni, e si opta per Gasperini, il tecnico che ha portato il Genoa a qualche gol dalla Champions League. Ovviamente lui, reduce da un esonero, accetta, è una bella occasione. L'integralista della difesa a tre ha le idee chiare. Vuole giocare con lo stesso modulo che lo ha fatto grande al Genoa, il 3-4-3 e Sneijder, il giocatore più talentuoso dell'Inter diventa di difficile collocazione/ datelo a chi volete. Dopo una sconfitta in Supercoppa Italiana, dove pure l'Inter aveva espresso un buon gioco e aveva controllato la partita nella prima frazione, arriva la cessione importante. Ma ad andarsene e Eto'o, giocatore che avrebbe avuto assieme a Milito il ruolo di scardinadifese e il compito di segnare gol pesanti. Troppo pesanti i dollari dell'Anzhi, per far rifiutare Inter e bomber. Poco male, serve un'attaccante esterno. Ma agli arrivi di Jonathan, del misterioso per collocazione tattica Alvarez, del nuovo Henry orange Castaignos e ai vari rientri in prestito si aggiungono Forlan, che oltre ad essere più vecchio di Eto'o è una punta centrale, Poli per rimpinguare il centrocampo, e soprattutto Mauro Zarate, punta centrale anch'esso con tendenze microscopiche all'individualismo. Non il massimo della vita, lo capisco. Gasperini parte malissimo contro il Palermo, combinato probabilmente peggio dell'Inter a livello di plus-minus tecnico, che gliene rifila quattro in casa, al termine di un match che ha visto Sneijder e Pazzini in panchina dall'inizio con quest'ultimo che ci è rimasto per tutta la partita, una difesa a 3 inguardabile al limite dell'osceno, nonchè un modulo indecifrabile dal 75' in poi. Vabbè partire male in campionato può capitare. Adesso è il momento del Trabzonspor, squadra turca ripescata a poche ore dal sorteggio Champions. L'Inter schierata a quattro in difesa, gioca costruisce e alla fine perde e va a segnare Celutska, semi-sconosciuto terzino destro ex, manco a dirlo, del Palermo. Vabbè un'inizio difficile,  può succedere. dai. Imperativo riscatto con la Roma, si torna a 3, Sneijder titolare come metodista e non come ala sinistra. Lo 0-0 più brutto della storia dell'Inter, che manovra male e finalizza peggio, contro una squadra che viveva un momento simile ma che almeno ci ha provato. Moratti è spazientito, Pazzini, suo pupillo presidenziale, sta in panchina, la squadra e inguardabile e per Gasperson arriva l'ultima chiamata col Novara, cenerentola neopromossa che due anni fa stava in Lega Pro Prima Divisione. Dopo pochi minuti non si capisce chi sia il Novara e chi sia l'Inter, visto che i padroni di casa del Novara controllano il campo a loro piacimento, mentre l'Inter sembra giocare a torello nella metà campo difensiva con l'arbitro in mezzo. Meggiorini, che con l'Inter, sua "alma mater" si esalta sempre, segna il vantaggio con tutta la libertà del mondo. Rigoni, uno dei tanti nuovi Del Piero non diventati tali, chiude i conti su rigore. Arriva una reazione timida in inferiorità numerica con gol di Cambiasso e poi....ennesima tavanata galattica della stagione, ancora Rigoni...Ciao Gasp. L'allenatore più odiato(e ci ha messo davvero pochissimo tempo, nemmeno Hodgson) viene esonerato a furor di popolo. C'è chi vorrebbe Rossi, chi Hiddink, chi vorrebbe una soluzione interna in attesa di Guardiola e chi reclama di nuovo Mourinho. Appunto Mourinho. E indovinate chi arriva? Claudio Ranieri, l'allenatore col pedigree migliore probabilmente, ma quello più odiato dallo Special One, che negli anni così lo ha definito: Nonno, perdente, ignorante(in 5 anni di Inghilterra sapeva solo dire Good Morning, Good Afternoon), invidioso, rosicone, ecc ecc. Personalmente ritengo che non si potesse fare scelta migliore. Avrei preferito, da tifoso, Delio Rossi o Hiddink, ma Ranieri mi sta più che bene. Domanda: in uno spogliatoio legato ancora visceralmente allo Special One e alle sue gesta, riuscirà Ranieri a farsi accettare e amare da uno spogliatoio che ha bisogno di nuove grandi motivazioni per evitare che si chiuda un ciclo? Il contratto è di durata biennale, ma quest'anno son sicuro che avrò una risposta