mercoledì 12 gennaio 2011
Amarcord: Giovanni Trapattoni Commissario Tecnico col....malocchio!
Giovanni Trapattoni è stato probabilmente il più grande allenatore di club di sempre. Prima di Guardiola, di Mourinho, di Ancelotti, di Capello e di tanti altri. Ha vinto tutte le competizioni Uefa comprese le supercoppe ed ha trionfato in quattro campionati diversi (Italia, Germania, Portogallo e Austria). Nel 2000 il Trap viene scelto al posto di Zoff, dimessosi dopo la finale persa ad Euro 2000 contro la Francia per le critiche di Berlusconi che lo accusò di essere un catenacciaro. Obiettivo arrivare in fondo ai mondiali di Giappone e Corea, i primi mondiali Asiatici della storia. L'Italia vince bene il girone di qualificazione, con sei partite vinte e due pareggiate, senza mai perdere. Il gruppo G prevede oltre l'Italia l'Ecuador, la Croazia e il Messico. La prima partita Bobo Vieri timbra due volte il cartellino e l'Ecuador viene liquidato. C'è la seria possibilita di conquistare il passaggio del turno contro la Croazia, nel secondo match. Vieri porta in vantaggio l'Italia. Sembra fatta, in realtà succede il delirio: Olic prima e poi (con un gol splendido) Rapaic portano in vantaggio la Croazia. Nel contempo due reti regolarissime annullate a Vieri e Materazzi e un palo di Totti. La qualificazione non è comunque compromessa: bisogna battere il Messico, con un piede negli ottavi che può anche perdere. La partita si mette male. Segna Borgetti e la Croazia pareggia. I fantasmi dell'eliminazione aleggiano, anche quando Mendez dell'Ecuador segna e porta in vantaggio gli ecuadoregni. Successivamente Del Piero pareggerà la partita, regalando il pass per gli ottavi al Trap. Prossimi avversari i padroni di casa della Corea del Sud, una squadra complessivamente abbordabile. Manco a dirlo Bobo Vieri porta in vantaggio l'Italia, dopo che Buffon ha parato un rigore al perugino(a quei tempi lo era) Ahn. Ed è lì che entrò in scena il 12esimo uomo, colui che ha rivitalizzato il fulgore coreano. Il pubblico? No Byron Moreno, un tozzo ecuadoregno designato ad arbitrare la partita. I coreani si buttano nella mischia favoriti dall'arbitro e trovano il pareggio con Seol Ki-Hyeon (una pippaccia che manco in serie B inglese se lo sono tenuti) che approfitta di un sospetto ictus di Panucci. Tempi supplementari, riprende il Moreno show, gol annullato a Tommasi, in posizione nettamente regolare, contatti da kung fu lasciati al caso ed espulsione di Totti per un inesistente simulazione in area. Trapattoni le prova tutte, fa scaldare Montella, mette Di Livio, prende a calci bottigliette e sparge acquesantiere. Al 117esimo Ahn trova il gol e l'Italia torna a casa con le pive nel sacco. Trapattoni, che di colpe (non convocare Baggio per Doni a parte) ne aveva poche, viene confermato C.T. per Euro 2004. Passato il girone di qualificazione con qualche patema d'animo come la disfatta di Cardiff, si qualifica per la kermesse Portoghese. Nel girone Danimarca, Svezia e Bulgaria. Meglio di così si muore. Appunto si muore. Infatti dopo un ignobile pareggio con la Danimarca in cui Totti, l'uomo della nazionale, rinfresca Poulsen (nomen omen) con uno sputo, l'Italia si fa recuperare in extremis dalla Svezia, con un tacco di Ibrahimovic all'ultimo minuto. Per passare il turno ci vogliono due cose: vincere e sperare. Danimarca e Svezia infatti si trovano a 4 punti e per passare il turno possono tranquillamente pareggiare con un risultato dal 2-2 in su. L'odore di biscotto della nonna aleggia sotto le narici Italiane, Trapattoni aveva detto che confidava nel fair play scandinavo e come dargli torto, non si può uscire da due competizioni intercontinentali per una combine. 22 giugno 2004 l'Italia vince soffrendo contro la Bulgaria. Come finisce Svezia Danimarca? Ovviamente 2-2 in uno dei biscotti fatti peggio della storia del calcio, ancora peggio di Germania Austria 1-0 nell'82. Trap lascia la nazionale a Lippi, successivamente vincitore nel 2006 e farloccone nel 2010. 2010 dice qualcosa? Si i mondiali in SudAfrica appunto. Trap che nel frattempo ha vinto con Benfica e Salisburgo i titoli nazionali ci riprova, stavolta con l'Irlanda, portandosi Tardelli come secondo. L'Eire viene inserito nello stesso gruppo dell'Italia giocandosi fino all'ultimo la qualificazione. Memorabile la penultima partita contro gli azzurri, in cui l'Irlanda in vantaggio per 2-1 al novantesimo viene raggiunta da un gol di Gilardino, che la condanna agli spareggi. L'Irlanda viene inserita nell'urna 1 evitando Portogallo, Grecia e Russia. Le squadre che avrebbe potuto incontrare erano Bosnia, Ucraina, Slovenia e Francia e ovviamente incontrarono la Francia. All'andata la squadra di Domenech sconfisse i verdi irlandesi a Dublino con un gol di Anelka. Ci si gioca il tutto per tutto a Parigi e l'uomo simbolo dell'Eire Robbie Keane manda in estasi il Trap: 1 a 0 e Francia costretta ai supplementari. I bleus vengono annichiliti dall'Irlanda, ma al 103esimo succede qualcosa di magico. Henry imbeccato in area appoggia in mezzo per Gallas che segna. Gia subire gol da Gallas è emotivamente duro, se l'assist era poi di mano allora diventa ancora più brutta. Il Trap sconfitto ancora da qualcosa di irregolare si appella al buonsenso francese, chiedendo la ripetizone del match. Ovviamente non si giocò nessuna partita e anche questa volta il povero Trap C.T. di nazionale se ne torna con le pive nel sacco. Per ben tre volte il Trap è stato estromesso dalle competizioni FIFA per irregolarità altrui, senza avere mai grosse responsabilità tattiche. Povero Giuan, mi sa che l'acquasantiera non basta...
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se non convochi Baggio è ovvio che , da quel momento in poi, tutte le forze dell' universo si muoveranno per punirti...
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