giovedì 13 gennaio 2011

NBA-L'ultimo volo della fenice?

L'anno scorso i Phoenix Suns si son giocati l'approdo alle Finals in una serie combattutissima coi Lakers, una serie di un'intensità straordinaria che è finita a gara 6 per cause di forza maggiore (Artest e Kobe, mica bruscolini). Il mercato dei free-agent ha sancito l'addio di Amar'e Stoudemire passato ai Knicks con un megacontratto. La franchigia dell'Arizona a quel punto opta per l'ingaggio di Hedo Turkoglu, reduce da una stagione non proprio esaltante coi Toronto Raptors, a cui viene dato in cambio Barbosa. Al turco si aggiungeranno anche Warrick e Childress. Per il resto si punta su uno dei migliori backcourt della lega cioè Steve Nash (e non ci sono aggettivi) e Jason Richardson, che in Arizona sembra aver trovato la costanza che gli era mancata in passato. Inoltre ci si attendeva la definitia esplosione di Robin Lopez e Channing Frye. L'inizio di stagione non è esaltante ma non è nemmeno terribile. A dicembre, probabilmente per liberare spazio in futuro nel tetto ingaggi, i Suns cedono Richardson e il figliol prodigo Turkoglu (che comunque non si è mai espresso ai grandissimi livelli che lo avevano caratterizzato) a Orlando che in cambio recapita Gortat Pietrus e Vince Carter in Arizona. Lo score dei risultati parla chiaro, dal 18 dicembre due partite vinte e otto perse e passi perdere con Miami, Los Angeles e compagnia bella, ma sconfitte contro i Kings e i Clippers sono oltre che tristi anche sintomatiche di qualcosa. Manca un vero dominante, dopo l'addio di Stoudemire, Nash e Hill sono indiscutibili ma hanno la loro età e Carter è sempre meno "Vincredible" e più shoot and pray (tira e prega che magari entra). Allo stato attuale sono fuori dalla corsa play-off. Certo la stagione è lunga e il tempo di rimediare c'è, anche perchè nell'Nba può succedere di tutto. La sensazione però è che questi Phoenix sono arrivati all'ultimo volo, alla fine di un era. Ma si sa sempre di fenici stiamo parlando...

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